"Ma questa foto l'hai ritoccata!"

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laura fogazza laura fogazza Messaggio 46 di 84
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...gentilmente...la smettete di offendervi...
grazie

:(
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 47 di 84
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chiudo e non intervengo più
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 48 di 84
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Bene..ho perso tempo per nulla...
Pazienza.


Mi limitero' a chiudere quando lo riterrete opportuno.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 49 di 84
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Gero non hai perso tempo, nè tu, ne gli altri partecipanti o lettori. Sembrano scontati questi forum, sembrano triti e ritriti ma in realtà qualche seme sempre (spesso) lo seminano.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 50 di 84
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@
Carla
... ma in realtà qualche seme sempre (spesso) lo seminano.





Esattamente!
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 51 di 84
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Si solo che non cresce mai nulla...
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 52 di 84
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Scusa Gero...ma....non ne sarei sicuro!!!!!!
Nel mio piccolo piccolo,io credimi che stò crescendo almeno culturalmente,...fotograficamente... ne parleremo fra qualche anno.



Messaggio Modificato (11:22)
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 53 di 84
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Il senso della mia frase era un po diverso.
Probabilmente Carlo, se le discussioni fossero affrontate in modo completamente diverso cresceremmo tutti all'istante senza bisogno che passino anni.
Pur nella diversita' di idee anche opposte e accettando una discussione animatissima non capisco quando si va sul personale al limite dell'offesa.
Non concepisco questo modo di dialogare ne qui ne nella vita, di qualsiasi cosa si parli.
Oltretutto diventa anche una mancanza di rispetto per chi partecipa sia con interventi che con domande perchè come vedi il tutto rimane in sospeso fino a quando il forum verra' chiuso o dimenticato.
E tutto cio' per cosa?
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 54 di 84
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Da sempre si difendono le proprie idee molto spesso con animosità,questo significa che si è radicalmente conviti di essere nella ragione,certo scendere di livello non può portare nulla di buono,ne sono convintissimo,ma alla fine non sò se veramente ci si voglia offendere.
Il nostro lato individualista ci porta a voler far prevalere tutto ciò che sosteniamo forse convinti che con il fare autoritario e prevaricatore questo si possa ottenere.
Come spesso ho già scritto da tutte le cose si deve prendere ciò che riteniamo buono per noi e tralasciare il resto,quindi anche in questo tipo di discussioni prendo quello che secondo me può " aiutarmi"
Ciao.



Messaggio Modificato (11:58)
lorenza ceruti lorenza ceruti Messaggio 55 di 84
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riuscire ad apprezzare una persona i cui valori sono il contrario dei nostri richiede una grande maturità di giudizio...(bettelhaim)

anche per me, a parte le offese che trovo gratuite, penso cmq che sempre ci sia del buono...
anche nelle discussioni :-)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 56 di 84
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avevo detto che non intervenivo più senza precisare che tale affermazione era relativa allo scambio di opinioni tecniche.
in questo intervento, che non contraddice la mia posizione, chiarisco alcune cose


da parte mia, ma la cosa credo che sia reciproca, io non credo di aver offeso nessuno ho solo giudicato la qualità delle fotografie proposte da Parisi che per me sono esemplificative di notevoli lacune . a mio giudizio questa è una considerazione personale, credo ampiamente argomentata, che può non essere condivisa, ma credo che, dal punto di vista che ho espresso ripetutamente, non sia gratuita nè offensiva. non ho giudicato la persona, cosa che non mi interessa affatto soprattutto nei rispetto ad una persona che non conosco, ma soltanto la professionalità del fotografo limitando il mio campo di giudizio all'aspetto squisitamente tecnico dello scatto ed avvelendomi per questo di una fotografia pubblicata dallo stesso.

le critiche non sono mai un'offesa alla persona, ma possono essere anche molto dure . Se poi si ritiene che qui bisogna stare in concordia ed amicizia, nel non avere scontri verbali, nell'accettare tutto quello che viene detto o proposto solo per un fatto di cortesia, io non sono così.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 57 di 84
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Il fondamento di ogni società, anche virtuale, è a mio avviso la comunicazione, in quanto solo attraverso questa si va a cementificare la coesione al fine di aiutarsi reciprocamente e di crescere assieme. Altrimenti non si ha una società bensì individualismo. E la comunicazione, o dialogo, si possono avere solo se i partecipanti sanno ascoltare il prossimo. Se non so ascoltare il prossimo, allora ascolto me stesso e se ascolto me stesso posso pure continuare a parlare con me stesso e a farmi compagnia da solo. Vale a dire posso anche lasciare la community. O, se ci rimango, pagarne le conseguenze restando il + delle volte isolato. Gli atteggiamenti da cattedra non li ho mai capiti. Né li ho mai capiti quando per sostenere al propria "autorevole" posizione ci si lascia andare ad insinuazioni infantili che vanno a toccare il personale ed il professionale ferendo persone che neanche possiamo dire in realtà di conoscere superficialmente. Ci sono tante persone, anche qui, che troppo spesso confondono schiettezza con maleducazione, dimenticando che si può essere schietti senza per forza offendere il prossimo.

Detto questo vorrei fare un plauso a chi ha iniziato questo, per me, interessantissimo 3D, a Gero per l'azzeccattissimo (sempre IMO, per chi sa ancora cosa vuol dire ;-) ) esempio con la Polaroid e a Carla per l'intervento che sottoscrivo al 100%. In particolare per quanto riguarda Carla tengo a sottolineare come nonostante anche pesanti divergenze avute nei tempi che furono mi trovi a valutare in oro e lingotti ogni singola parola dei suoi interventi in questo forum. Che si concludono con la bellissima frase: "Non è forse ora di dare spazio alla creatività ottenuta con qualunque mezzo e toglierci di dosso le etichette (fotografia vs immagine, 'street vs. straight'), le imposizioni a priori (quel piede tagliato! quel cielo ipersaturato!), le gabbie fatte di 'terzi' e di linee convergenti verso lo sfondo.... Non è forse ora che ognuno esprima la 'sua' fotografia senza essere tacciato di non sapere niente, di non capire niente, di scattare e manipolare a vanvera?"

Ognuno ha la sua fotografia. Ma lasciamo perdere assurdità come fumetti e quant'altro. Il digitale è entrato oramai prepotentemente nel mondo della fotografia e se qualcuno mi vuol far credere che certe foto di McCurry non sono elaborate (nota bene: c'è una differenza sostanziale tra elaborate e manipolate) allora è semplicemente naive.
E se è vero che vengono citati i soliti 2-3 concorsi sempre dalla solita persona, è anche vero che non vengono citati i concorsi che stanno poi all'opposto (es. il sony award, giusto per fare un esempio tra i tanti). O comunque concorsi che si collocano su una linea intermedia per quanto riguarda i punti consentiti al fine di partecipare. Come il Wildlife Photographer of the Year patrocinato da BBC Wildelife, dove per partecipare, non son sicuro però dovrei verificare, mi pare si debba presentare l'immagine elaborata/sviluppata assieme al RAW/negativo. In questo genere di concorsi viene definito fino a che punto ci si possa spingere con l'elaborazione/sviluppo.

Anche perché, non mi stancherò mai di ripeterlo, parlare di fedeltà al reale in fotografia è un'utopia:

- se fotografo in BW non sono fedele al reale: la realtà è a colori
- se metto un filtro colorato davanti all'obiettivo non sono fedele al reale
- nel momento in cui scelgo anche una pellicola in BW a seconda di come si comporta rispetto ai chiari, agli scuri, ai corlori, ecc., non sono fedele al reale
- nel momento in cui scelgo una pellicola per la fotografia a colori non sono fedele al reale
- nel momento in cui lascio passare un secondo da quando ho scattato, non sono fedele al reale se poi sviluppo. Perché? Perché mi affido alla memoria di ciò che ho visto. E questa è influenzata da impressioni. Ottiche: l'occhio umano funziona diversamente rispetto a una macchina, già soltanto in presenza di contrasti e/o di cromatismi multipli. Per non parlare poi di quanto cade facilmente vittima di illusioni ottiche. Figuriamoci se adesso vado in camera oscura o camera chiara un mese dopo che ho scattato.
- il massimo poi, è quando affido la stampa a terzi, che devono andare ad interpretare a mano dei miei negativi il risultato che volevo ottenere scattado. Lì mi ritrovo a sacrificare ogni velleità obbiettiva o di presunto realismo delegando ad altri la mia visione! Ma per favore!
- Stesso discorso fotografando in jpg. Lascio che sia la macchina, digitale, questo mostro così demonizzato che tuttavia contro ogni superiorità dell'analogico mi permette di fare foto di street o naturalistiche che solo anni fa ci sognavamo (altro che banchi ottici 20 x 25), a prendere per me le decisioni che riguardano colore, contrasto, ecc. Non che ci sia niente di male. Solo poi mettersi ad alzare il dito indice... Tra parentesi è senz'altro bello usare determinati banchi ottici come fa Thomas Struth (giusto per non citare i soliti nomi citati dalle solite persone). Bello per un certo tipo di fotografia. E qui arriviamo ad un altro punto: le etichette.
Lasciamole perdere per favore. Se faccio reportage certi discorsi mi stanno bene. Perfino se faccio street. Ma per me importante è: ho tradito qualcosa con la mia elaborazione, rispetto al messaggio che volevo dare? Solo questo è rilevante. Se nelle foto di paesaggistca urabana fatte nelle mie recenti vacanzi in Belgio tolgo un gru con lo stampino, gru che tra un mese sarà via e che un mese fa non c'era, ho per questo manipolato? È la mia, manipolazione diversa da quella operata da Bernd e Hila Becher che per fotografare una casa avevano segato via tutti i rami di un cespuglio? Almeno la mia manipolazione non è andata a far male ad un povero cespuglio innocente ;-p
Si può mettere una manipolazione simile sullo stesso piatto della bilancia con una manipolazione ben + grave fatta in una foto di reportage? E se fotografo in analogico, e la manipolazione la faccio live, se aggiusto in modo fotogrenico un cadavere o un barbone (mai visto Occhio indiscreto con Joe Pesci?) non si ha forse anche così un "fumetto"?
Il tempo stringe e avrei da dire ancora un paio di cose che cerco qui di sintetizzare velocemente:

- Leggete davvero il libro di Dan Margulis: Carla lo adorerebbe! Ha iniziato come stampatore, all'epoca dell'analogico, ha condotto studi sull'occhio, sulle sue funzioni, su come questo vada ad influire sulla nostra percezione e su quanto sia importante la memoria visiva. Tutto questo l'ha poi relazionato alle deficienze delle ottiche delle macchine fotografiche. Ha pubblicato il suo primo libro di fotosviluppo quando il digitale era quasi un'utopia. Oggi se vuoi fare digitale e non leggi i suoi testi è come voler fare vero analogico e non aver mai letto Ansel Adams.
- Il jpeg non è così da disprezzare. In realtà non sono poi così tanti i casi in cui sia davvero così fondamentale ricorrere al raw. Non lo credevo neanch'io, ma ancora una volta, Margulis mi ha aperto gli occhi su tante cose. Ma anche il jpeg va elaborato. Ci dimentichiamo troppo spesso che il digitale ha introdotto un aspetto che è allo stesso tempo punto di forza e di debolezza (per ragioni che adesso non sto ad analizzare) rispetto all'analogico: il bilanciamento del bianco.
- E questo mi porta all'ultimo punto: camera raw sì, è da usare se si vuol fare vero sviluppo digitale, ma, finché non darà modo di lavorare su canali separati, allora è meglio azzerare tutto l'azzerabile e, salvo forse un paio di parametri (troppo lungo il discorso adesso), meglio passare poi a PS. Il punto di partenza (raw con parametri 0) è meglio di un jpeg per sviluppi complessi (leggi: maggiore velocità e worklow accelerato) e PS ha in cambio strumenti così potenti, che raw se li scorda. Ancora una volta: Dan Margulis. Tra parentesi, ogni tanto viene anche in Italia, accompagnato da traduttore (forse se Dio vuole prima o poi comparirà uno dei suoi testi in italiano) che è anche curatore del suo sito in italiano. Partecipazione ad un suo Workshop intoreno ai 2.000€

Concludo questo intervento con le parole di Ansel Adams:

"I eagerly await new concepts and processes. I believe that the electronic image will be the next major advance. Such systems will have their own inherent and inescapable structural characteristics, and the artist and functional practitioner will again strive to comprehend and control them."
The Negative (1981)

"For me the future of the image is going to be in electronic form ... You will see perfectly beautiful images on an electronic screen. And I'd say that would be very handsome. They would be almost as close as the best reproductions."
Interview with Paul Hill (1975)
laura fogazza laura fogazza Messaggio 58 di 84
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...confrontarsi anche in maniera dura...anche senza arrivare a concordare o meno (cosa che non sempre è possibile...e forse nemmeno auspicabile...a volte...)
...è sempre giusto e utile...

...però è sempre un po' triste...quando si vedono due persone preparate e intelligenti...che non si rendono conto...di aver un po' slittato i termini della questione...

ci sono due visioni...diverse e inconciliabili...dire l'uno all'altro che la propria visione presuppone l'ignoranza o l'incompetenza dell'altro...potrà anche essere vero...ma è offensivo...in un caso come nell'altro...

sarebbe più giusto dire che le due visioni sono...diametralmente opposte...punto.

...nel merito...io credo che il discorso "teorico" di Giancarlo sia giusto...e lo condivido...ma credo anche che le foto da lui proposte...non siano per nulla adatte a supportare il suo discorso...

...francamente a me non interessa se nel file raw...le informazioni ci sono o non ci sono...guardo il risultato...e il risultato...mi dà la sensazione di finzione...di sovraccarico...di retorica...di eccessiva pesantezza...

è il mio gusto...ed è quindi un mio limite...e sicuramente un parere molto personale...

ma il punto...non è...se si una il pre o il post...il vero o il finto...il fotomontaggio o il fotoritocco...

il punto è...perché?...in quale contesto comunicativo?...per dire che cosa?...per dirlo a chi?...

...secondo me...

mi scuso in anticipo per la franchezza...e per l'intrusione...
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 59 di 84
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da parte mia solo perche riitengo questo un portale di fotografi e a me interessa la fotografia solo ... se non lo ritenessi tale non mi sarei iscritto.
e se vedo una immagine che ritenggo brutta mi importa maggiormente che che sia il file sorgente che non il risultato che un buon operatore ne riesce a tirar fuori.

il primo a mio avviso è proprio della fotografia come da me intesa , il secondo a mio avviso non è rappresentativo del fotografo . anzi se il punto di partenza è quello, rafforza la mia convinzione.
laura fogazza laura fogazza Messaggio 60 di 84
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...personalmente...non sono la persona più adatta...in questo momento per dire...per me...che cosa sia la fotografia...

...potrei citare Barthes...Sontang...Marra...Krauss e tantissimi altri ancora...ma non sarebbe per me sufficiente...in questo momento...

mi trovo per le mani una cosa per me nuova...e come le cose nuove...mi incuriosisce e allo stesso tempo un po' mi infastidisce pure...perché quel poco che sapevo fare...a volte (...direi spesso...) ....mi sembra di non saperlo fare più...e di contro...mi rendo conto...che devo ricominciare tutto di nuovo...

ma d'altra parte...mi dico...che cavolo sapevo?...che cavolo facevo prima di questo giocattolo nuovo...e che cosa sono ora...o che cosa voglio essere in realtà...?

in realtà...personalmente...devo dare ancora molte risposte...alle mie molte domande...

una risposta apparentemente semplice...potrebbe essere...riprendiamo in mano l'analogico...e sperimentiamo...quello che abbiamo sempre amato (almeno io...)quello che oggi ci sembra più impellente...più vero...e non è escluso che sia una possibilità...molto probabile...

oppure...incominciamo a studiare con un po' d'impegno...le nuove possibilità del digitale...tenendo conto del fatto però...che non si tratta "solo" di photoshop...ma anche di attrezzature più performative...sia per ciò che concerne lo scatto che la stampa...o l'acquisizione da scanner...ecc. ecc.

...ad ogni modo...io credo che il concetto di fotografo e fotografia...oggi sia molto più fluido di prima...

(per Gero...è vero...sostanzialmente...non è cambiato molto tra l'analogico e il digitale...esposizione tempi diaframmi...sono sempre quelli...e le cose basilari non sono certo cambiate...ma è l'approccio che è cambiato...è "l'assuefazione" all'apparente semplice...che...in qualche modo...corrode...vizia...fiacca... non tutti...ovviamente e per fortuna...ma il rischio c'è...ed è evidente...)
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